Foto scienziato in laboratorio

Bando per le aziende venete che investono in ricerca

Rimane solo un mese per ottenere il finanziamento di un nuovo progetto di ricerca in azienda.

Lo scorso 14 Ottobre 2016 la Regione del Veneto ha pubblicato un bando dedicato alle aziende che intendono sviluppare progetti di ricerca nei settori smart agrifood, sustainable living, smart manufacturing e creative industries. C’è ancora un mese di tempo per presentare domanda ed ottenere un contributo per un ammontare di spese compreso tra i 20 ed i 200.000 euro.

“Si tratta di un importante aiuto per tutte quelle imprese venete che intendono aprirsi al mondo della ricerca,” spiega Stefano Negrelli, esperto di trasferimento tecnologico ed in servizio presso Unismart, la community di innovazione tecnologica dell’Università di Padova.

“L’agevolazione deve essere utilizzata in massima parte per coprire i costi del personale specialistico assunto per il progetto di ricerca ma la novità interessante è che anche la ricerca contrattuale rientra tra le spese ammissibili” continua Negrelli.

Questo significa che le aziende possono ricorrere a collaborazioni con enti di ricerca riconosciuti dalla Regione, come l’Università di Padova, ed impiegare ricercatori di queste strutture per progetti specifici all’interno dell’azienda.

Negrelli ci tiene però a precisare che anche altre spese – oltre a quelle per il personale – sono ammissibili: “Costi sostenuti per acquistare brevetti, strumenti ed attrezzature, realizzare prototipi, usufruire di consulenze e servizi esterni sono tutte ammissibili, purché non superino il 30% del contributo totale.”

La dotazione finanziaria del fondo è di 5 milioni di euro ed il contributo è erogato in conto capitale alle imprese, per un ammontare massimo di spese ammissibili pari a 200.000 euro ad azienda. La scadenza per la presentazione delle domande è il 17 febbraio 2017.

 

Intensità dell'agevolazione

 

Nello stesso periodo in cui usciva questo bando, l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario) pubblicava i risultati dell’ultimo studio sulla qualità della ricerca in Italia, relativo al periodo 2011-2014.

L’Università di Padova ha conseguito il primo posto tra i “mega Atenei”, confermando così la posizione di capofila ottenuta anche nel precedente rapporto ANVUR, relativo al periodo 2004-2010.

“Oggi collaborare con l’Università di Padova è diventato ancora più semplice,” aggiunge Negrelli. “Con la nascita di Unismart Padova Enterprise le aziende che vogliono fare ricerca possono contare su meno burocrazia, pratiche più veloci ed un interlocutore unico all’interno dell’Ateneo.”

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