Andrea Vinelli

“Alumni ambasciatori di innovazione in azienda.” Come i laureati a Padova diventano motore di innovazione tecnologica sul territorio.

Intervista con Andrea Vinelli, Presidente dell’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova, una realtà che raccoglie migliaia di professionisti e imprenditori che hanno studiato nel nostro Ateneo ed ora promuovono l’innovazione in Italia e nel mondo.


Nel 2015 anche l’Università degli Studi di Padova, con il contributo dell’Associazione degli Amici dell’Università di Padova, ha deciso di costituire l’Associazione Alumni, con lo scopo di raccogliere in una community viva e dinamica tutti gli ex Allievi dell’Ateneo.

Un progetto ambizioso che mira a tenere viva la relazione tra l’Università e i suoi Alumni oltre il termine degli studi e che può trasformarsi in una rete operativa di professionisti, imprenditori ed accademici con una visione comune: “Noi, una rete di persone”, come recita  il motto dell’Associazione.

Ne parliamo con Andrea Vinelli, Presidente di Alumni e professore ordinario di Ingegneria economico gestionale presso l’Università di Padova.

Professor Vinelli, l’Associazione conta quasi 3000 soci, un numero che cresce mese dopo mese, e la nostra prima domanda non può che essere: chi sono gli Alumni dell’Università di Padova?

La Community di Alumni è oggi formata da circa il 60% di uomini e il 40% di donne, l’età media è di 38 anni, il tempo trascorso dal termine degli studi è più di 10 anni.

Gran parte dei nostri Soci risiedono a Padova o nel Veneto, ma è interessante osservare come 1 su 20 viva all’estero, principalmente Europa, USA e Cina. Non è un caso che nel 2016 abbiamo formalmente avviato i nostri primi due Chapter Internazionali: uno a New York e l’altro a Bruxelles.

Le otto scuole dell’Ateneo sono ben rappresentate, data la lunga tradizione in tutti i campi del sapere della nostra Università: 27% sono gli Alumni della scuola di Ingegneria; 17% di Economia e Scienza Politiche; 12% di Medicina, Psicologia, Scienze, Scienze umane, sociali e del patrimonio culturale; 4% di Giurisprudenza, Agraria e Medicina veterinaria.

Un terzo degli Alumni ricopre ruoli di responsabilità ed è inserito nel management aziendale.

Quali sono le priorità dell’Associazione? Su quali temi intendete lavorare con maggior vigore?

La sfida per Alumni è diventare negli anni la più grande e importante comunità professionale d’Italia.

Nel suo primo anno per l’Associazione è stato importante farsi conoscere, definire e promuovere i propri obiettivi, con l’ambizione di avviare in Italia un cambiamento culturale.

In altri Paesi, specialmente anglosassoni, le Associazioni Alumni sono identità consolidate e network di riferimento, di confronto, di partecipazione e di fundraising, sostenute dai valori e dallo spirito di appartenenza al proprio Ateneo.

Mi piace ricordare come negli Stati Uniti, dove le prime associazioni sono nate quasi 200 anni fa, gli Alumni delle principali Università giocano un ruolo centrale nel promuovere la cultura del sapere e del progresso.

In quest’ottica, il 2017 per l’Associazione sarà un anno di sviluppo di diverse attività, focalizzate su tre ambiti fondamentali: il lavoro, l’internazionalizzazione e l’innovazione.

Temi molto impegnativi e legati da un filo conduttore comune che guarda con occhio attento e mente aperta alla dinamicità del lavoro. In questo ambito le competenze fondamentali ed essenziali fornite dall’Università per “forgiare” nuovi professionisti devono continuamente evolvere ed arricchirsi, maturando anche con l’esperienza professionale che si acquista “lavorando sul campo”.

In che modo gli Alumni possono promuovere l’innovazione in azienda?

Voglio rispondere a questa domanda raccontando la storia di Luca Cappellin, premiato lo scorso dicembre come uno dei nostri tre Alumni of the Year 2016.

Luca CappellinLuca si è laureato in Fisica nel 2009, è Alumno della prima coorte della Scuola Galileiana di Studi Superiori. I suoi interessi di ricerca riguardano Chimica Analitica e Tecnologia degli Alimenti ed a 31 anni è autore di oltre 120 tra articoli e presentazioni in convegni internazionali.

Nel 2015 vince la Marie Curie Global Fellowship, una delle più prestigiose borse a livello internazionale, ed è ora Postdoctoral Fellow in Environmental Science & Engineering alla Harvard University, Boston, USA.

In parallelo all’attività di ricerca, Luca ha sviluppato competenze economiche e imprenditoriali, fondando due start-up: Azotech nel 2014, azienda che progetta macchinari per la produzione di gelato artigianale con l’uso di azoto liquido, e 3Slab nel 2015, azienda che offre analisi sensoriali, strumentali e statistiche.

Abbiamo bisogno di Alumni – e sono sicuro che ce ne sono molti – come Luca, che sappiano interpretare al meglio i nuovi compiti posti alla ricerca nelle società ed economie della conoscenza, dando concretezza alla terza missione dell’Università e alla mobilità transettoriale.

Oggi gli Alumni possono farsi portatori di idee nuove nelle aziende in cui lavorano, e al tempo stesso la loro esperienza può rappresentare per l’Ateneo un valore inestimabile.

I nostri Alumni diventano così Ambasciatori di innovazione nelle imprese e per le imprese: possono trasferire e comunicare ai colleghi le molte opportunità di ricerca e sviluppo che l’Università offre alle imprese, facilitare i contatti con professori e ricercatori conosciuti personalmente e trasmettere la passione per l’innovazione acquisita studiando nell’Università di Padova,  il primo Ateneo per la ricerca in Italia.

Ed è in quest’ottica che si inserisce la partnership con Unismart?

Esattamente. Non a caso Unismart ha deciso di costruire attorno all’Università una “community” di innovazione tecnologica, partecipata da aziende Partner che collaborano proattivamente alla vita, agli eventi ed ai servizi di questa comunità.

Un approccio che sposa perfettamente lo spirito e la mission di Alumni, che si definisce, prima di tutto, “una rete di persone”.

La collaborazione fra Alumni e Unismart nel  fare rete per promuovere il grande lavoro svolto dai ricercatori e inventori di ateneo è quindi naturale, e il nostro obiettivo è lavorare assieme per essere di servizio a tutte le imprese – di ogni dimensione e di ogni settore – manifatturiere e di servizi – che desiderano crescere e innovare.

Il primo appuntamento, frutto di questa collaborazione, sarà l’organizzazione congiunta di un aperitivo di networking durante il Galileo Festival, che si terrà nella serata di venerdì 12 maggio 2017.

Un’occasione per conoscerci e far incontrare i nostri network, ma anche per parlare di Alumni eccellenti che sono poi diventati motore di innovazione nelle rispettive aziende.

Grazie professor Vinelli, è stato un piacere conversare con lei. Chi volesse iscriversi all’Associazione Alumni come deve fare? Quali sono i prossimi appuntamenti in programma?

Iscriversi all’Associazione è semplicissimo; è sufficiente compilare il form on line presente sul portale Alumni alla pagina: www.alumniunipd.it/alumni/Community.

L’iscrizione ad Alumni è gratuita, perché come  ricorda il nostro Magnifico Rettore “una volta laureati si diventa naturalmente Alumni per sempre!”

Iscrivetevi ad Alumni e stay tuned!

 

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